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News

“Una medaglia per Federico, vincitore del contest Arruolati nell’esercito dei supereroi”

Come promesso, a Federico, vincitore del contest lanciato da Il Chisolino “Arruolati nell’esercito dei supereroi” è stata consegnata una bellissima medaglia al merito dopo che la sua foto ha ricevuto più like di tutti.

Si ringraziano tutti i partecipanti e le rispettive famiglie per essersi messi in gioco in questo contest.

Tutti i capolavori dei bambini sono visibili all’interno dell’album fotografico:

https://www.facebook.com/pg/ilchisolino/photos/?tab=album&album_id=3011473048911941

“La cattiveria. Infermiere in corsia”

Lo smonto notte, unico “riposo,” non era sicuramente bastato a placare la stanchezza, ma l’emergenza prevedeva l’ottimizzazione di ogni risorsa umana, quindi oggi, nuovamente al lavoro. Turno del mattino. Indosso nuovamente la tuta, più pratica rispetto ai jeans, alla camicia e al maglioncino. Ovviamente era già stata lavata in lavatrice. Il turno mattiniero mi spaventava un po’, è il turno dove vi è la maggior parte degli esami. Vi è la visita medica, l’aggiornamento delle cartelle e gran parte dell’assistenza di base. Uscire così presto al mattino, verso le sei, è bello. Soprattutto quando vi è questo rumoroso silenzio, che riempie quasi ogni pensiero, quasi. L’itinerario è percorso a memoria. L’alba è uno spettacolo della natura. Tutte le sfumature del giallo e dell’arancione invadono piacevolmente il mio orizzonte. Eccomi poco dopo sotto il nosocomio. Nonostante l’emergenza il parcheggio è come sempre un miraggio. Incrocio alcuni colleghi, tutti come me indossano la mascherina, stiamo a distanza anche per strada, giusto che sia così. Le regole sembrano normale abitudine per noi. Soldatini operosi. Distanti anche per timbrare il cartellino. Nessuna parola fra di noi. Lo spogliatoio maschile è silenziosissimo. Il cigolio inquietante di qualche armadietto che si chiude o si apre fa capire la presenza di qualche altro collega. Entriamo quasi ad occhi bassi, ci proteggiamo l’uno dall’altro. Vi è profondo rispetto fra noi in prima linea. Inutile parlare o socializzare, non c’è tempo e non c’è voglia. Anime inquiete, anime inermi forse, davanti all’infinitamente piccolo. Ammetto di avere paura adesso, più di quando sono immerso nel reparto. Ora ogni domanda non ha risposte precise. Non ha proprio risposte. Evito accuratamente pensieri negativi, appesantiscono l’anima e non permettono di vivere bene. Ma si vive bene ora? Impossibile non pensare a chi ho a casa, a chi non ho potuto salutare prima dell’emergenza, a chi non ho potuto abbracciare. Mi rimbalza in mente il proverbio coniato poco tempo fa, “la Cina, non è vicina,” ma caccio via anche questo di pensiero, ormai è un continuo evitare. Evitare le persone negative, evitare pensieri negativi, evitare, per quanto possibile di contagiarsi e di contagiare. Camminiamo come fantasmi lungo i corridoi angusti, ognuno verso la propria destinazione. Giungo al Covid 1. La striscia di nylon mi attende. Oggi siamo cinque in totale, tre infermieri e due O.S.S., operatori socio sanitari. Ascolto quasi attentamente la consegna dei colleghi della notte, i loro visi sono segnati da profondi solchi, solchi che già conosco, da profonda stanchezza. Mi sento un po’ a disagio, sono il più anziano del gruppo e paradossalmente il più inesperto. Ma la mia inesperienza tecnica è compensata da altro. Vedo negli occhi non coperti ancora da copri occhi o schermi, una velatura che evidenzia pianto recente. Qualche trucco sbavato e corretto, gesto rischioso toccarsi gli occhi. Io per formazione o per carattere o per l’età, quando sono dentro una situazione, rimango “sul pezzo”. Questa mia caratteristica è invidiata dai colleghi che mi conoscono da tempo, qui non mi conosce nessuno. Oggi tutti colleghi con cui non ho mai lavorato in passato, non conosco il loro percorso formativo, nulla della loro vita, neppure i loro nomi. “Buongiorno a tutti, sono Graziano, vengo dal territorio, circa trent’anni di psichiatria, ma ho già fatto una notte qui, oggi mi vesto per primo, cosi seguo voi che siete più esperte,” non vedo i sorrisi perché le mascherine chirurgiche coprono le bocche, ma vedo gli occhi sorridere. C’è bisogno di tranquillità, c’è bisogno di placare l’ansia, la tecnica verrà dopo. Inizio la vestizione. Oggi i presidi sono diversi. Incredibile come nello spazio di una notte e di un giorno le cose possano cambiare. In tutti i sensi. Oggi ho una tuta bianca, che comprende anche un cappuccio. Ovviamente sotto il cappuccio dovrò indossare la cuffia. Ai piedi copri scarpe e calzari. Verde brillante. Fisso i calzari con del cerotto, sembro un esperto, sembro… compiuti tutti i rituali indispensabili, indosso la visiera, non ho copri occhiali. Non è necessario neppure indossare il camice sopra. Il mio aspetto è quello di un muratore dello spazio, ma mi muovo bene, certo, le mascherine stringono, la visiera anche ma mi sento protetto, quasi pronto. Con me si veste una collega di 26 anni, Erika, ed un O.S.S. Valeria. Rimarranno nella zona pulita le altre due colleghe. Erika ha due occhi azzurri quasi trasparenti. Tiene sempre lo sguardo basso. Proviene da una rianimazione pediatrica. Due mondi diversi uniti contro il mostro. La psichiatria e la pediatria. Viene naturale pensare come le nostre esperienze diverse possano combattere assieme. Meglio non pensare. Abbiamo molto da fare. Lei è al secondo mattino, io al primo. I quaderni della terapia li avevo già visti di notte. Mi rendo conto di come la mia vista poco acuta sia un problema. Quadratini piccoli su cui scrivere valori o apporre sigle. La visiera però è più facile da gestire rispetto ai copri occhiali. Seguo a ruota Erika che entra in una camera dove sono presenti due uomini e una donna, divisi da teorici paraventi, “Buongiorno cari, come va? Avete dormito questa notte?” la sua voce era accudente, nonostante fosso filtrata dalla mascherina. Io mi limitai con un semplice buongiorno. Cercavo di tenere il fiato, prezioso come non mai. Nessuna risposta da parte dei pazienti, solo qualche cenno con la mano. Troppa fatica a parlare, il fiato è ancora più prezioso per loro. Quanta dolcezza vi è in Erika, quanta paura ben nascosta. Si muoveva elegantemente fra le varie sofferenze. Sicuramente più pratica di me regolava maschere di ossigeno ed occhialini. Io osservavo, non ponevo domande davanti ai pazienti, non volevo far notare la mia imperizia. Procedevamo bene. Terapie endovenose da ripristinare, cure igieniche, e molte altre tecniche invasive e non. La maggior parte dei ricoverati, respirava a fatica, la fame d’aria è terribile anche solo da vedere, figuriamoci da provare. Il sibilo dell’ossigeno che esce dalle maschere o dagli occhialini è fastidioso. Lo collego al mostro invisibile. Invisibile ma presente. Invisibile ma potente. Il sibilo anche se flebile, penetra nelle orecchie, nonostante siano coperte dalla cuffia e dal cappuccio.  Comincio ad essere stanco. Sono circa le tredici. Non bevo, non mangio, non vado in bagno dalle sei di questa mattina. Le mani coperte da tre guanti, reclamano aria. Ma non posso, non devo. Ci chiama la collega dalla zona pulita. “Dai ragazzi, ora entriamo noi due, avete diritto ad un cambio, ma uno di voi deve rimanere però, meglio due infermieri nella zona infetta,” “Rimango io dentro, preferisco così, più rimango più divento pratico.” L’invito fu accolto molto volentieri, ormai ero in gioco e volevo giocare fino in fondo. Rimasi solo in reparto per circa 20 minuti, il tempo della vestizione. Un tempo eterno. Solo con venti persone bisognose di tutto o quasi. Fortunatamente squillò solo qualche campanello con problemi di facile risoluzione. Entrarono Valeria e Sara.  Entrambe giovanissime. Valeria si era laureata da poco. Aveva già avuto esperienze lavorative, ma in maniera discontinua. Anche lei, come Francesca, sembrava un fuscello dentro la divisa, il camice e la tuta. I suoi occhi scuri mi ricordavano in maniera impressionante mia figlia maggiore. All’estero per studi. La vidi l’ultima volta i primi giorni di febbraio, prima dell’emergenza, la accompagnai all’aeroporto. Si parlava già di Coronavirus, ma tutto era lontano. Ci eravamo sentiti la sera prima, via telefono, assieme al resto della famiglia. Una video chiamata in realtà. Entrambe mi sembravano inermi di fronte al mondo, ma questa era la mia emozione dettata dalla paternità, non dalla realtà. Almeno quella che vedevo. Dirottai il mio pensiero verso dati di realtà che mi tranquillizzavano. Se mia figlia era fuori per studi, prossima alla laurea, con esperienze lavorative e di formazione in Italia ed all’estero, era assolutamente in grado di affrontare l’emergenza e lo stesso pensiero era rivolto a Valeria. Collega non figlia. Competente, adeguata alla situazione, pronta a tutto, anche all’emergenza. La visita medica era ormai finita. Rimaneva da fare un solo prelievo, un controllo ad un paziente non grave, una persona che respirava autonomamente, senza l’ausilio di maschere, o cannule nasali.  Insieme entrammo nella stanza. Una stanza occupata da tre letti con pazienti automi. L’unica stanza. Il loro tampone aveva dato esito positivo, ma il virus per motivi ancora sconosciuti era stato meno aggressivo. Valeria si avvicinò al paziente con tutto l’occorrente per il prelievo. “Buongiorno Mario, tutto bene? Devo fare un prelievo, un controllo, nulla di grave. “Sì certo“ rispose Mario. Mario aveva 57 anni, due più di me. Questa situazione mi turbava alquanto. Praticamente coetanei, posti dal destino in situazioni opposte. Mario aveva molti capelli, al contrario di me, calvo e rasato. Guardavo con invidia i suoi capelli, anche se visibilmente tinti. Mi avrebbero fatto comodo come utile cuscinetto per gli elastici delle mascherine. Era sdraiato nel letto e sorrideva, senza mascherina sul volto, era appoggiata sul comodino. Grandi occhi azzurri osservavano con interesse Valeria e me, che non avevo ancora parlato e mi ero posto lateralmente, per non essere invadente nei confronti del paziente. Valeria con tono molto gentile, disse, “Per piacere Mario, potrebbe indossare la mascherina? Il nostro protocollo prevede questo, è una sicurezza per tutti.” Nessuna risposta da parte di Mario. Valeria rinnovò l’invito. “Mario potrebbe mettere la mascherina? Cosi posso fare il prelievo con tranquillità.” Mario rispose, “Da qualcuno l’ho presa sta roba, che mi frega degli altri. E poi la mascherina tu c’è l’hai.” Valeria non rispose nulla, rimase immobile, dalla mia posizione riuscivo a vedere i suoi occhi, coperti dai copri occhiali. Li notavo appena, ma quel poco mi bastava. “Valeria, fai fare a me il prelievo, è da anni che non ne faccio più, Mario ha delle belle vene mi sembra, dai che provo.” Silenzio interlocutorio. Quindi mi avvicino e prendo l’arcella, cioè il piccolo contenitore dalle mani di Valeria. Immediatamente Mario, si siede sul letto, allunga la mano verso il comodino e afferra la mascherina. La indossa in fretta e furia. Tiene lo sguardo basso. “Stia pure sdraiato, cosi ho più spazio nel letto, grazie,” ribadii io incalzante, ma mantenendo sempre un tono garbato. Mario non si aspettava una risposta del genere, e soprattutto una velocità di reazione tale da impedire altre risposte. Ormai sono a pochi centimetri da lui. Valeria ha fatto spazio. “Non abbia paura Mario, le sue vene sembrano belle. “Mario continua a tenere gli occhi bassi. Forse si è reso conto di ciò che ha detto, di quanto ha ferito Veleria, me e l’intera umanità. Posiziono il laccio. Picchietto sul braccio per fare inturgidire le vene. “Non sono cosi belle,” penso fra me e me, ma ormai è fatta. Tolgo il piccolo involucro che ricopre l’ago. Lo guardo con attenzione. La mano non mi trema è in difficoltà per via dei tripli guanti e anche per l’offesa ricevuta. Picchietto ancora. Mario è più nervoso di me. Io in realtà sono tranquillo. Ho quasi fermato le emozioni. Per ottenere certi risultati in certi momenti si deve fare così. Complicato, ma non impossibile. Con il pollice della mano sinistra tiro la pelle del braccio, con l’altra mano afferro l’ago. Un gesto delicato e l’ago penetra la pelle e entra nella vena, lo vedo dal sangue che si insinua nel tubicino. Le provette si riempiono in fretta…tolgo l’ago, metto il cerotto, mi giro e vado via, Valeria mi segue. Non un saluto. Non un cenno da parte nostra. Usciamo dalla stanza lasciandoci alle spalle la cattiveria. Giunti dinanzi al carrello, Valeria mi ringrazia. Vedo i suoi occhi umidi. “Grazie a te” rispondo io. “Dai, andiamo avanti, non ci ferma nessuno…

Perché una rubrica? Perché una rubrica con dentro contenuti di uno scrittore attore? Semplicemente perché l’arte non è solo apparire ma è anche lavorare con se stessi per approdare a risultati di cui tutti possono fruire. Leggere… leggete… troverete un mondo dentro gli spazi bianchi fra le righe nere.

A cura di Graziano Di Benedetto

Scrittore – Attore

CANDIOLO: “Porchetta, ciapa e porta a cà”

L’associazione gruppo “Amici Asilo Villa di Montpascal”, con il patrocinio del Comune di Candiolo, organizza, nella giornata del 24-06-2020, in occasione della festa Patronale di San Giovanni, l’evento “Porchetta ciapa e porta a cà”.

Sarà possibile solamente il servizio d’asporto a partire dalle ore 18.30 in piazza Sella, seguendo le fasce orarie indicate all’atto dell’acquisto dei biglietti che verranno venduti solamente in prevendita nei giorni venerdì 19 durante il mercato, sabato 20 e domenica 21 in mattinata in piazza Sella a Candiolo, oppure presso l’attività commerciale “Delizie di Marenini” di via Montpascal 23/1 e nei Borghi candiolesi a partire dalla serata di martedì 16.

Costo 10€: porchetta, patatine fritte, toma del Berge, panna cotta o creme caramell.

CASTAGNOLE: “Summer Camp 2020, aperte le iscrizioni al divertimento”

La società sportiva ASD Chisola Volley in collaborazione con Party In Azione organizzerà il nuovo centro estivo 2020 sul territorio dedicato a bambini e ragazzi.

Un’estate diversa nel rispetto delle regole vigenti in materia di sicurezza e salute ma con il divertimento assicurato.

Via dal 15-06-2020 fino al 31-07-2020 dalle ore 07.30 alle 18.00:

– Annate dal 2005 al 2016
– Bambini e ragazzi divisi in piccoli gruppi
– Strutture sanificate
– Presenza di gel e disinfettanti
– Orari differenti di entrata ed uscita
– Personale maggiorenne istruito e con mascherina

Obbligo della mascherina, e certificazione medica in fase d’iscrizione.

Costi:

– 10€ di quota assicurativa
– 50€ a settimana

Per i non residenti supplemento di 10€ per ogni settimana.

Il “quartier generale” per entrate ed uscite sarà il campo sportivo di strada comunale del Paschetto 2.

Per chi non volesse pranzare al sacco potrà uscire dal centro estivo alle ore 12.00 per poi ritornare alle ore 14.00.

Iscrizioni aperte giovedì 11-06-2020 dalle ore 17.00 alle 19.00 e sabato 13-06-2020 dalle ore 09.30 alle 12.30 presso l’impianto sportivo di strada comunale del Paschetto 2.

Valutabile l’estensione del servizio anche nelle mensilità di agosto e settembre sulla base del numero di richieste.

Per informazioni:

Rossella 389.6872102 – Marco 333.2222791

CANDIOLO: “La StraCandiolo diventa virtuale”

Il 7 Giugno si sarebbe dovuta correre la StraCandiolo per la sua 21° edizione che a causa dell’emergenza Covid19 ha subito un forzato stop.

“L’emergenza Covid-19 e lo stop in corso agli eventi in cui viene creata aggregazione poteva fermarci del tutto ma abbiamo deciso di andare avanti e organizzare un evento virtuale” sottolinea l’organizzazione.

Un edizione speciale della StraCandiolo per sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus e l’Istituto di Candiolo.

“Vorremmo che continuaste a correre con noi e come nelle precedenti 20 edizioni, affiancarci in questo evento solidale dove ogni sforzo e ogni traguardo da voi raggiunto concorrerà al sostegno delle attività dell’Istituto esattamente come hanno fatto i medici, gli infermieri e i ricercatori che in questi mesi non si sono mai fermati neanche di fronte all’emergenza Covid-19” aggiungono i responsabili

L’intero ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus.

Per partecipare:

1. ISCRIVITI E DONA
Iscriviti compilando il form e scegli la tua distanza. Per sostenere Candiolo ti chiediamo di donare un importo minimo di 5€, usufruendo delle 4 modalità che ti sono messe a disposizione.

2. TESTIMONIA
Invia un mini-video di al massimo 60 secondi o una foto in formato orizzontale fatti da tablet o cellulare in cui stai correndo o camminando, a casa, su tapis roulant, all’aria aperta nei parchi, per strada o dove preferisci. Puoi farlo direttamente via messenger di Facebook o scrivendo a stracandiolo@teamarathon.it

Nel video ti chiediamo di testimoniare la tua partecipazione con la frase «Io Corro la #stracandiolo2020, la ricerca non si ferma sostienila anche tu!». Nella foto sarà aggiunta dall’organizzazione.

3. SCARICA L’ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
Dal 30 giugno sarà possibile scaricare l’attestato sul sito www.teamarathon.it

Official Page: https://www.teamarathon.it/stracandiolo/

PIOBESI: “In rampa di lancio il nuovo Estate Ragazzi”

Il centro estivo piobesino dedicato a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e 17 anni partirà il 15-06-2020 fino al 31-07-2020 e dal 31-08-2020 fino al 11-09-2020.

Sport, giochi, lezioni scolastiche, laboratori manuali ed artistici tra canti, musica, pittura, disegno e fotografia, verranno proposti nel rispetto delle norme igienico sanitarie ad ogni gruppo alternando momenti individuali a competizioni tra squadre.

Lo staff sarà composto da educatori, psicologi, tutor dell’apprendimento, logopedisti per le attività di sostegno e potenziamento delle competenze scolastiche.

Per informazioni:

http://www.comune.piobesi.to.it/Home/DettaglioNews?IDNews=152273&fbclid=IwAR07XCLnql6Di6E8gMLa1v_tDYvMXDUcI_YukAPS9AqTaB4Z3_de-CicViQ

CANDIOLO: “Summer Camp, un’estate in sicurezza”

Le associazioni sportive Chisola Volley e Candiolo Calcio, insieme all’Oratorio di Candiolo ed il supporto del Comune di Candiolo, insieme per il nuovo appuntamento estivo del “Summer Camp 2020”.

Dal 15-06-2020 al 07-08-2020 e dal 17-08-2020 al 11-09-2020 bambini e ragazzi potranno tornare a divertirsi per un’estate in tutta sicurezza secondo le nuove e rigide direttive imposte dal Ministero.

Proprio per questo:

  • Bambini e ragazzi divisi in piccoli gruppi
  • Presenza di gel e disinfettanti
  • Strutture sanificate
  • Orari differenti di entrata e uscita
  • Personale istruito maggiorenne e con mascherina

Iscrizioni a partire dal 04-06-2020, tutti i giorni feriali dalle ore 17.00 alle 19.00 presso il Candiolo Village di via Roma 12.

Per informazioni: 349.7436647 – 345.1775756 – summerchisola@gmail.com

NICHELINO: “Mezz’ora con il Cammello e… i romanzi di vita vissuta”

Venerdì 05-06-2020 ore 18.30 “Mezz’ora con il Cammello e… i romanzi di vita vissuta, diretta Facebook sulla pagina “Libreria Il Cammello” insieme a Dasy Icardi e Caterina Vitagliani che duetteranno insieme alle proprie opere, letture di Cecilia Ventigeno.

COMING SOON: “Intervista a Floriana Porta, la sua poesia e la sua pittura si intrecciano in un viaggio coinvolgente.”

Il Chisolino Online è fiero di annunciare con piacere un’intervista di prossima uscita insieme alla poetessa e pittrice Floriana Porta, condotta da Tiziana Calamera nella sua rubrica “Te lo dico in poesia”.

Poesie e acquerelli sono il suo pane quotidiano, intrecciando le due arti in un viaggio coinvolgente. La sintonia tra i due percorsi poetici di Tiziana e Floriana si fondono in un parallelismo emozionale che ci porta a conoscere i mondi più profondi della nostra anima.

Un prezioso regalo per i nostri lettori.

Continuate a seguirci.

Presentazione del libro: “Pesci grossi – Il primo giallo sulla Torino-Lione”

None – “Pesci grossi – Il primo delitto sulla Torino – Lione” è il nuovo libro scritto a quattro mani dal giornalista nonese d’adozione Cristiano Tassinari classe 1969, insieme al veterinario torinese Gualtiero Papurello classe 1956. Una spy – story nata e creata in soli due mesi di lavoro nella primavera dello scorso anno, con un filo di amara ironia dei protagonisti ambientata tra le città di Torino, Lione ed un casale di campagna nelle Langhe, con a tema la crisi economica. Due autori che collaborano nel campo artistico da tempo, la fondazione della compagnia teatrale “I teatroci” ne è un esempio, Cristiano con alle spalle la sua firma su diversi romanzi mentre Gualtiero chansonnier ed autore teatrale. 

“L’idea del romanzo nasce dal mio desiderio e dell’amico Gualtiero di scrivere qualcosa insieme. All’epoca ero a Lione ed ho impostato la parte francese del libro, lasciando al collega, profondo conoscitore del territorio, l’ambientazione piemontese. Scrivere a quattro mani ha due grandi vantaggi come il finire in metà del tempo e creare un mix di stili che possono stare bene insieme” commenta Tassinari. Tra i principali personaggi della nuova opera un poliziotto, padre e figlia titolari di una cioccolateria, il Presidente del Fondo Monetario Internazionale, l’ex Ministro delle finanze belghe ed attuale Presidente dell’ Organizzazione Mondiale del Commercio, il Presidente di EFFO, il Presidente della BCE, un oligarca russo nemico di Putin, il Presidente della Federal Reserve ed il Presidente dell’OCSE. Insieme daranno vita ad un rocambolesco romanzo di spionaggio con la crisi globale che colpirà duro la “Premiata Cioccolateria Grimaldi” ed il suo titolare Edoardo che, dopo aver chiesto invano aiuto ad un vecchio amico, ormai un Pesce Grosso dell’economia e finanza, decide di farla finita. La figlia con un inarrestabile sentimento di vendetta nei confronti dell’amico del padre che gli ha negato ogni aiuto, divenuto in seguito Presidente della BCE, a Lione trova l’occasione giusta per avvicinarlo e metter in atto il suo piano… “Oltre ad un piacevole esercizio di lettura, con questo libro vorremmo trasmettere ai lettori la consapevolezza che i Pesci Grossi non la spunteranno sempre, il riferimento ai tanti imprenditori che si sono tolti la vita a causa della crisi era però doveroso. Poi, per cambiare le cose, fortunatamente non sarebbe necessario fare una strage di Pesci Grossi, come avviene nel libro” conclude l’autore nonese.

Disponibile su Amzon in formato cartaceo ed eBook:

VINOVO: “Riapertura – Leonardo, una mostra impossibile”

Riapre al pubblico “Leonardo, una mostra impossibile”.

Ingresso gratuito

Da sabato 30-05-2020 a domenica 28-06-2020
Orari:

sabato dalle 15.00 alle 19.30, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.00 alle 19.30

Apertura straordinaria:

martedì 02-06-2020 dalle 10 alle 13 e dalle 15.00 alle 19.30

La visita sarà consentita solamente alle persone prenotate per un numero massimo di 15 visitatori all’ora.
I visitatori dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina per tutto il percorso mostra e seguire scrupolosamente le indicazioni esposte all’ingresso.

Per prenotazioni contattare il 338.2313951 dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 18.00 alle 20.00.

VINOVO: “Via alle iscrizioni per i Centri Estivi”

Aperte le iscrizioni ai Centri Estivi organizzati dalle associazioni e società sportive del territorio vinovese con il contributo economico e la collaborazione del Comune di Vinovo.

“I centri estivi rispetteranno rigorosamente le linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia e ogni altra direttiva che verrà emanata” le parole dal Municipio.

Per le iscrizioni potete rivolgervi a seguenti recapiti:

POLISPORTIVA JOLLY
polisportivajolly@gmail.com 011.9651638 – 333.3435644

CHISOLA CALCIO
amministrazione@chisolacalcio.it 011.9653890 – 331.3576081 – 391.7759566 dal 03-06-2020 dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20

ON SPORT CENTER
vinovo@onsportcenter.it  011.9620804 a partire dal 03-06-2020

POLISPORTIVA GARINO

polisportivagarino@gmail.com 3355473390 – 011.0863293 dalle ore 18 alle 20 

CASTAGNOLE: “Riaperta la Biblioteca”

La Biblioteca comunale di largo Trento 3 ha ripreso il servizio di prestito libri esclusivamente il mercoledì dalle ore 14.00 alle 17.00.

Si informano i lettori che l’accesso all’interno del locale sarà consentito esclusivamente ad una persona che dovrà esser munita di mascherina.

La consultazione in sede sarà possibile solo attraverso la mediazione del bibliotecario che effettuerà le ricerche per l’utente che le richiede.

E’ consigliata la prenotazione di libri, cd e dvd privilegiando la consultazione del catalogo attraverso l’accesso Erasmonet riservata ai lettori attraverso il seguente link:

https://sbam.erasmo.it/Opac/LetLogin.aspx…

o in alternativa attraverso la prenotazione telefonica o via mail ai seguenti contatti:

011.9862811 – Ufficio Ragioneria
Mail: ragioneria@comune.castagnolepiemonte.to.it
biblioteca@comune.castagnolepiemonte.to.it

La restituzione del materiale preso in prestito dovrà avvenire esclusivamente nel box collocato all’esterno dell’edificio.

Il prestito interbibliotecario è temporaneamente sospeso.

CASTAGNOLE: “Mascherine per i bambini della Scuola Primaria”

Sono state consegnate da parte dell’Amministrazione comunale le mascherine lavabili a tutti i bambini frequentanti la Scuola Primaria locale facente parte dell’Istituto Comprensivo di Candiolo.

“Cucite a mano della castagnolese Marisa Garis che ha donato così qualcosa di prezioso ed importante per la salvaguardia della vostra salute, un oggetto che diventerà un accessorio fondamentale, da non dimenticare mai e da usare soprattutto in compagnia di altri bambini, ricordando di stare alle ormai consuete distanze l’uno dall’altro” le parole provenienti dal Municipio.

Due lettere hanno accompagnato il dono: una porta la firma dell’Amministrazione comunale, ed una quella delle Maestre della Scuola Primaria di Castagnole Piemonte insieme al Dirigente Scolastico Luca Gambellini.

VINOVO: “In Biblioteca, nuove regole di accesso”

A partire dal 25 maggio 2020 la Biblioteca Civica apre le porte ai propri servizi. Per il prestito basterà prenotare i libri tramite telefono, mail, pc o App BiblioSBAM, fissare un appuntamento per il ritiro per poi trovare le prenotazioni pronte ed imbustate.

VINOVO: “L’Ippodromo torna a correre con i suoi cavalli”

Dopo più di 70 giorni di stop il mondo delle corse dei cavalli è pronto a ripartire, con il via dell’Ippodromo di Vinovo in programma domenica 31 maggio, seguirà poi mercoledì 3 giugno

Tutto questo dopo che la scorsa settimana il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali di concerto con il Ministero della Salute ha prima inviato alle società di corse le linee guida per la ripartenza, tassativamente a porte chiuse, dell’attività ippica, dopodiché sempre il MIPAAF ha prodotti i documenti necessari alla ripartenza e venerdì scorso ha diramato il calendario delle corse per i mesi di maggio, giugno e luglio con relativo calendario dei Grandi Premi di trotto e galoppo per tutto l’anno 

Calendari scaricabili dal sito www.politicheagricole.it

In questi giorni gli ippodromi dovranno redigere il proprio protocollo operativo per l’attività a porte chiuse in base di quanto scritto sulle linee guida ministeriali, informare e condividere lo stesso protocollo con le competenti autorità sanitarie locali. Ma soprattutto si dovranno adeguare a quanto richiesto per essere pronti a correre.

La programmazione successiva per giugno vedrà i cavalli sulla pista torinese ancora mercoledì 10, poi domenica 14, domenica 21, mercoledì 24 e domenica 28 giugno quando sarà programmato il Gran Premio Avv. Carlo Marangoni in un calendario nazionale per le corse più importanti che ha subito una serie di stravolgimenti causa Coronavirus.

All’ippodromo di Vinovo, come in tutti gli altri ippodromi d’Italia, le corse saranno a porte chiuse, e non si sa ancora fino a quando questa condizione sarà attiva. Si potrebbe tornare a rivedere il pubblico sulle tribune non prima del 15 di giugno, quando andranno a regime anche gli intrattenimenti vari all’aperto e potrebbero riaprire le sale scommesse.

Nel mese di luglio ci saranno 5 giornate di corse, al mercoledì, con le corse che dovrebbero tornare con la programmazione in notturna già da qualche settimana prima. Per domenica 9 agosto è invece previsto il Gran Premio Città di Torino, in una collocazione quanto mai anomala. Per il Costa Azzurra si parla della terza settimana di settembre.

TE LO DICO IN POESIA: “Il gabbiano”

Dal 18 maggio è venuto il tempo di spiccare il volo di nuovo, ognuno aprendo le proprie ali e seguendo la propria rotta. Qualcuno nel frattempo ha spiccato l’ultimo volo, quello che non terminerà più. Dedico questa poesia in particolare al popolo italiano, che sappia di nuovo lasciare il suo nido, in questi mesi vissuto come rifugio e protezione per ritornarci cresciuto e più forte di prima e grato per la protezione che offre. Siamo nati per rinascere, ogni volta in modo nuovo. Buon inizio a tutti.

Ti guardo dall’alto del mio mondo,
appollaiato su questo lampione,
oh uomo della terra,
che ti meravigli e mi guardi estasiato
quando volo nello sconfinato cielo azzurro …
Qui mi riposo e chiudo le ali per un momento
e tu sei sorpreso, ti fermi e aspetti,
osservi il mio sguardo regale, immobile, assente …
Non ti sembra vero
che un minuto prima e uno dopo
io possa farti sognare mondi sconfinati,
formando lassù cerchi colorati con le ali,
il mio garrito evoca nel tuo animo
il senso di libertà che provo …
La mia posa è sorpresa per te
e mi rispetti nell’osservarmi,
tendi la mano verso me,
vorresti toccarmi, ma non lo fai,
per non interrompere la magia del silenzio,
pacato è il momento …
Che penserò mai di te,
oh uomo della terra,
che da sempre provi ad imitarmi per provare l’ebrezza del volo
e sperimentare l’immensità del cielo,
del mio cielo … Tu sei prigioniero della gravità
e non sai cos’è la leggerezza,
il lasciarsi trasportare dal vento,
con le ali spiegate e giocare coi fratelli,
posandosi sul filo d’acqua del mare,
puoi solo immaginare, desiderare, sognare …
Continua a pensarmi così,
un dio del cielo,
che eternamente protegge e prepara te, uomo,
a vivere quel giorno, quell’unico giorno
in cui riuscirai a spiccare il tuo solo,
vero, immenso volo infinito …

Tiziana Calamera Luglio 2017

C’è un linguaggio con cui spiegare gli eventi e il mondo che ci circonda in modo empatico e riflessivo: la poesia, che interpreta in profondità il nostro legame interiore con esso e muove le corde emotive alla ricerca di intuizioni concrete che ci fanno evolvere. Sarà un viaggio alla scoperta del proprio essere, che vi invito a fare con me.

A cura di Tiziana Calamera

Poetessa

“Il Chisolino correrà sulle quattro ruote insieme allo Tsunami Racing Team”

Il Chisolino ha deciso di indossare una nuova veste supportando le velocissime quattro ruote dello Tsunami Racing Team: un gruppo di piloti, ma prima di tutto una famiglia, che corre su GT Sport simulatore di guida della PS4.

Nato grazie alla volontà di Thomas, Marika ed Angelo circa un anno fa con piloti provenienti da tutta Italia, dal Piemonte al Veneto, dalla Lombardia al Lazio come anche dalle due isole della Sicilia e della Sardegna.


Come per gran parte delle passioni, tutto è originato per gioco, puro divertimento e per passare del tempo in buona compagnia, ora regole principali alla base del gruppo.


Nel corso di questa stagione il Team ha svolto e portato a termine due campionati interni nelle categorie GR3 e GR4. In questo contesto molti piloti hanno dimostrato e confermato le proprie capacità di guida, altri invece hanno avuto la possibilità di crescere e migliorarsi con il supporto del costante allenamento avvenuto insieme ai compagni veterani.


In questo periodo è cresciuta la consapevolezza della possibilità di fare qualcosa di più grande: svolgere un campionato sfidando altri Team del mondo GT Sport con l’inserimento delle live su YouTube con telecronaca durante lo svolgimento della gare. Tutto è ancora in fase di progettazione ma l’idea è quella di svolgere tre campionati in contemporanea nelle categorie GR2 GR3 e GR4.

In tutto questo appassionarsi di auto sportive, velocità, giochi online e tanto, tanto divertimento, il Chisolino ha deciso di seguire il gruppo per promuovere un progetto che vede sempre più appassionati avvicinarsi alle competizioni sportive virtuali.

Per maggiori dettagli:

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/TsunamiRTgtsport/

Profilo Instagram: tsunamirt

Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCUNeNFOF_-lrZyLPt74J3UA

NONE: “Riders uniti a sostegno del commercio locale”

La solidarietà nonese non si ferma, un nuovo gruppo “Freedom Riders N.one” si aggiunge alle numerose associazioni, attività commerciali e semplici cittadini che in questo contesto di emergenza sanitaria hanno donato aiuti sotto forma di tempo e denaro. Il gruppo, formato da amici con la passione comune per le due ruote ed una forte sensibilità verso il proprio territorio, nasce per sostenere l’iniziativa a sostegno del commercio locale “Un pieno per la solidarietà”: raccolta fondi attraverso donazioni simboliche equivalenti alla cifra di un pieno di benzina di una moto.

“In questi giorni di blocco forzato in garage delle nostro moto, abbiamo risparmiato del carburante, l’equivalente in denaro vorremmo metterlo a disposizione per il tessuto commerciale nonese, con il fondo che sarà destinato al privo evento, festa o iniziativa che sosterrà le attività del nostro paese” le parole del gruppo di amici accomunato insieme agli altri sostenitori da quello spirito di appartenenza ad un’idea che si espande al piacere di appartenere ad una comunità. Non essendo un’associazione il gruppo ha chiesto ed ottenuto l’appoggio della Pro Loco None mettendo a disposizione i propri mezzi di comunicazione e conto corrente bancario per la destinazione del devoluto.

Sarà possibile lasciare le proprie libere donazioni nei seguenti punti vendita: Enzo Papalia del Mercatino frutta e verdura di via Roma 28b, Carlo Spina della pasticceria Spina di via Roma 22 e Marco Patella del Caffè Cavour in piazza Cavour 10. Oppure tramite bonifico all’iban IT34S0838230670000180100725, intestato alla Pro Loco None con causale “Un pieno di solidarietà”. “Aiutateci ad aiutare perché #uniti si vince, un commercio vivo rende vivo il paese , aiutiamolo a vivere… non sopravvivere” conclude la voce corale del gruppo.

Foto di Claudio Bonifazio.

PINEROLESE WILD: “Il Gruccione”

Foto scattate in località: sponde del torrente Chisola al confine tra i Comuni di None e Volvera.

Il nostro territorio ricco di campagne, corsi d’acqua, boschetti e cespugli ci offre la possibilità di osservare parecchie specie animali in un ambiente molto Wild, libero ed a pochi passi da casa, una sorta di Km0.

Oltre alle solite specie osservabili tutto l’anno come germani, cormorani, aironi, poiane, in questo periodo le migrazioni ci permettono l’osservazione anche di altre specie, in questo caso parliamo del Gruccione (Merops apiaster, ordine dei coraciiformes, famiglia dei meropidae).

Il Gruccione può raggiungere una lunghezza di 25 – 29 cm, considerando anche le penne della coda, particolarmente allungata, mentre l’apertura alare può raggiungere i 40 cm ed il peso di 50/70 gr. Il fondo della livrea appare castano, sul dorso, ed azzurro nel ventre, ma offre anche sfumature di giallo, verde, nero, ed arancione. Il becco è nerastro, lungo e leggermente ricurvo verso il basso. Le zampe sono marrone – grigiastro. I sessi sono fra loro molto simili e difficilmente distinguibili.

Diffuso prevalentemente nel bacino del Mediterraneo, il Gruccione è nidificante alle nostre latitudini, mentre lo svernamento avviene, dopo un lungo viaggio nell’Africa posta a sud del Sahara. Predilige ambienti aperti con vegetazione spontanea e cespugliosa con alberi sparsi e tralicci, presso corsi fluviali, boschi con radure. Durante le migrazioni è frequente anche in zone umide e litorali. In Italia le colonie di nidificazione sono concentrate quasi esclusivamente in pianura e collina. La specie giunge nel nostro paese tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, per ripartire ad agosto inoltrato.

Si nutre prevalentemente di insetti catturati in aria con sortite da un posatoio. Quando si tratta di insetti dotati di pungiglione, come le api, di cui è ghiotto, questi vengono ripetutamente colpiti su una superficie dura, con l’ausilio del becco.

Nidifica prevalentemente presso scarpate lungo fiumi, in cave di sabbia, attive o abbandonate, in ambienti agricoli con boschetti sparsi, in vaste radure, in arbusteti con paretine sabbiose, vigneti, dune sabbiose, pascoli, steppe. Tipicamente, il nido è costituito da un profondo cunicolo, anche fino a 3 – 5 mt, ove la femmina depone 5 – 8 uova di forma sferica. Entrambi i sessi si occupano della cova, che dura circa 20 giorni.

Di solito la specie effettua non più di una covata l’anno: se una coppia trova un luogo favorevole alla costruzione del nido, ne sopraggiungono altre fino a formare vere e proprie colonie.

Verso

Una rubrica che grazie alle sue immagini e nozioni porterà i lettore alla scoperta della flora e della fauna del nostro territorio. Un viaggio che vi farà immergere nella natura della pianura, collina e montagna tra fiumi, sorgenti, piante, fiori ed animali che caratterizzano da secoli le nostre terre.

A cura di Claudio Bonifazio