Venerdì 2 marzo dalle ore 22.00 “PoohGeneration Band” in concerto al Portico 26 di Piobesi T.se di Via Galimberti 26, tributo ai Pooh.
Al Bar – Tavola Calda il Capriccio di Castagnole Piemonte di piazza Vittorio Emanuele II 22 “I Cospiratori” in concerto sabato 3 marzo alle ore 21.30, per assaporare splendidi ritmi folk blues, old timey, americana e oldies del duo piemontese Martino Vergnano e Paolo Chiorino.
Per info e prenotazioni 3459094288
Venerdì 2 marzo ore 15.30 alla Cascina Don Gerardo – Salone Don Giorgio presentazione del libro “Torino anni di piombo” del Prof Gianni Oliva. Coordina Luigi Lambiase. Ingresso libero.
Altri ottimi risultati arrivano dal Cross di Settimo per la Podistica None nella gara valida come prova unica del Campionato Provinciale Uisp indiviuale e di società. Si sono laureati Campioni Provinciali, Roberto Cascone nella categoria SM40, Giuseppe Mantegna nella SM65 e Vincenzo Primerano nella SM70. Medaglia d’argento per Franca Tonetta nella SF70, mentre la società raggiunge un ottimo quarto posto
Venerdì 23 febbraio dalle ore 22.30 “I figli di Mariella Band” in concerto al Portico 26 di Piobesi T.se di Via Galimberti 26, tributo a Fabrizio De Andrè.
In occasione del People to People Day 2017 – Access to energy , Humana ha assegnato al Comune candiolese un importante premio per la generosità dimostrata nell’anno 2016 dai concittadini con la raccolta e donazione di abiti usati. Candiolo vanta così il primo posto nella categoria ” Chili per abitante” nella Provincia di Torino con ben 3,9 Kg pro capite.
Giovedì 22 febbraio dalle ore 21.30 “Twenty To Ten” in concerto al Portico 26 di Piobesi T.se di Via Galimberti 26, cover dei migliori gruppi internazionali.
Continua la rassegna teatrale del “Nessun Dorma” che per venerdì 9 marzo ore 21 presso il Cinema Auditorium porterà in scena “Il bacio” di Ger Thijs con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti, quest ultimo anche regista.
“Il bacio, è la storia di un incontro tra un uomo e una donna. Una donna che va alla ricerca del suo destino, un uomo che fa i conti con i suoi fallimenti e con il suo passato. Tra i due nasce un sentimento magico, dove hanno spazio la leggerezza e il candore, la fragilità di due anime che fanno i conti con la propria vita. Si tratta di una magica, meravigliosa esplorazione del cuore umano. Una conversazione fatta di piccole bugie e verità sorprendenti, il mistero di un incontro, il mistero di un sentimento che nasce, il mistero della vita”
I biglietti disponibili presso le prevendite abituali : Cartoleria Proxima, Cartoleria Moccia, Caffetteria Rey, Edicola G – Frazione Garino.
Parte alla grande la nuova stagione dell’Horse House in trasferta a None che grazie ai secondi posti di Sara Argondizza nella categoria 115, Giancarlo Bussone nella 110 e due primi posti ad ex aequo con Sofia Scoglietti nei 60 e Giulia Maione nella categoria 80.
Venerdì 23 febbraio ore 17.30 presso il Castello della Rovere presentazione del libro di Raffaele Guariniello “La giustizia non è un sogno”. Modera l’incontro Pino Borello. Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
Per info e prenotazioni Sig. Mauro Bruna 338.2313951
Podistica None sugli scudi al Cross di Avigliana che si aggiudica a punteggio pieno il primo posto per la classifica dedicata alle società e fior fior di premi individuali: Marisa Cammalleri prima nella SF45, Susy Santoro prima nella SF40, Franca Tonietti (In foto con il Trofeo società) seconda nella SF70, Francesco Romeo secondo nella SM50, e terzi posti di Loreto Di Rienzo nella SM40, Giuseppe Mantegna nella SM65, e Vincenzo Primerano nella SM70.
Venerdì 16 febbraio dalle ore 22.00 “Discographia” al Portico 26 di Piobesi T.se di Via Galimberti 26, disco music
Domenica 4 febbraio a Borgaretto la Podistica None torna con due podi dal Campionato Regionale Master Cross grazie al secondo posto di Tonietta Franca nella categoria SF70 e giuseppe Mantegna sempre secondo ma nella SM65. L’ instancabile Vincenzo Primerano terzo nella SM70. Quinto il piazzamento generale della società.
L’Horse House inizia l’anno 2018 con una bellissima festa in maschera per festeggiare il Carnevale dedicata ai tantissimi bambini e genitori che durante l’anno frequentano i corsi sui Pony.
Giovedì 15 febbraio dalle ore 21.30 “Sky Line e Peggio Boys Band” in concerto al Portico 26 di Piobesi T.se di Via Galimberti 26, in due concerti Modern Rock e Grunge – Alternative Rock .
Giovedì 15 febbraio dalle ore 20.45 alle ore 23.00 presso la Biblioteca Civica E. Biagi conferenza “I segni dell’uomo nelle alpi occidentali” a cura di Massimo Centini, docente di antropologia culturale. La serata andrà a sviluppare il tema delle incisioni rupestri presenti sulle montagna del Piemonte ed il loro significato culturale.
Ingresso libero.
Un viaggio esperienziale ed emozionante che un Coach compie in mezzo alle speranze, le fatiche, i sogni, le contraddizioni, le passioni che l’essere umano incontra nel suo cammino alla ricerca di sensi, scopi e significati: l’allenamento del grande potenziale umano per trascendere se stessi e raggiungere ciò che davvero ci rende felici.
A cura di Aldo Ronco
Coach Umanista – Life, Sport & Corporate Mental Coach – Membro ICF
Mi piace sempre iniziare la mia giornata ascoltando un po’ di musica, questo perché la musica mi rilassa e mi mette di buon umore. Per cui appena sveglio, accendo una piccolissima radiolina e faccio colazione, dopo di che la porto con me man mano che mi sposto nelle varie stanze del mio appartamento, fino al momento in cui sono pronto per uscire di casa: a quel punto la spengo.
Questa radiolina ha una particolarità: si spegne solo dopo una duplice pressione del tasto “Off”, intervallate tra di loro di un paio di secondi. Di per sé, secondo il mio modo di concepire le radio, dovrebbe spegnersi già alla prima pressione, ….tuttavia, se io con questa radio mi comportassi così, lei non si spegnerebbe mai.
Il suo “linguaggio”, rispetto al mio, è un altro, e se io non utilizzassi il suo, con lei non comunicherei mai e poi mai.
Questa radiolina è troppo forte perché tutte le mattine, proprio nel momento in cui sto uscendo di casa, con questa sua “particolarità”, ha il potere di ricordarmi quella che sarà la regola fondamentale della comunicazione che dovrò adottare durante tutta la mia giornata, ovvero “se vuoi comunicare con l’altro, devi sintonizzarti sul linguaggio dell’altro, non sul tuo, altrimenti non lo raggiungerai mai”.
Così, allo stesso modo, se l’obiettivo della comunicazione è “conoscersi”, non basta passare del tempo insieme a una persona per comunicare, la comunicazione non sarà per forza conseguenziale al tempo passato insieme: bisognerà necessariamente “riempire” quel tempo con delle azioni, e la prima fra tutte, la più importante, è “Ascoltare”.
E qui inizia la parte di per sé più difficile, nel senso che, se da un lato all’Ascolto dell’altro, con un po’ di impegno, più o meno ci arriviamo, dall’altra, la maggior parte delle relazioni si arena proprio sulla qualità dell’Ascolto, perché per comunicare è necessario offrire non un Ascolto qualunque, ma un Ascolto di qualità.
Io lo chiamo l’ “Ascolto silenzioso”, e per “silenzioso” non intendo il semplice “fare silenzio”, bensì “silenziare” il nostro ego che ci porta sempre e sistematicamente a “interpretare e riempire” ciò che l’altro ci dice con quelle che sono le nostre rappresentazioni della realtà, con quelle che sono le nostre interpretazioni, con quelli che sono i nostri significati, che poi sistematicamente (e in un attimo) trasformiamo in “giudizi sull’altro” e che alla fine ci portano a costruire “un’idea dell’altro” che in realtà non è che il frutto dei nostri significati e dei nostri modi di vedere le cose, non certo dei suoi.
Capire l’altro è tanto più difficile quanto più rimaniamo incastrati in questo meccanismo malato, una dinamica che alla fine non solo non ci avvicina alle persone, ma che ce ne allontana sempre di più.
La necessità di essere ascoltati e di essere capiti senza essere giudicati è presente in tutte le fasce di età e ci accompagna in tutte le fasi della nostra vita, e quando non viene soddisfatta, come conseguenza si creano delle inevitabili e profonde solitudini, e la nostra società oggi ne è piena.
Per certi versi è incredibile: viviamo nel mondo dei Social Network dove siamo tutti costantemente in contatto fra di noi eppure mai come in quest’epoca storica siamo circondati da così tante solitudini silenziose e faticosamente mascherate.
Non di rado le notizie di cronaca ci parlano di persone che si tolgono improvvisamente e inaspettatamente la vita e i loro amici commentare “Noi non c’eravamo accorti di nulla”. Io lo trovo terribile, per quanto significativo.
La realtà è che il più delle volte, quando stiamo insieme, non comunichiamo, e quando decidiamo di comunicare lo facciamo male, perché non lo facciamo in funzione dell’altro, non lo facciamo per “capire” davvero l’altro.
La comunicazione e il dialogo sono oggi in fortissima crisi, e non solo a livello sociale e quindi generalizzato, ma anche tra le persone che si vogliono bene: abbiamo coppie fragili che si incrinano per un nulla; genitori e figli che non si capiscono e vivono perennemente in tensione fra di loro; relazioni interpersonali in cui i protagonisti rimangono costantemente incastrati e fermi sulle proprie posizioni senza che nessuno faccia un minimo sforzo per conoscere e capire la dimensione dell’altro.
Immersi in questo contesto di crisi comunicativa, ci scambiamo continuamente frasi del tipo “Non ti capisco proprio” oppure “Non mi sento capita da te” fino all’urlo disperato che chiude l’ennesima litigata “Ma perché non mi capisci mai?”.
Diciamo di voler bene alle persone? Ecco, io sono convinto che l’Ascolto, quello sano e rispettoso dell’altro, quello vissuto in funzione dell’altro, quello accogliente e quindi privo di qualsiasi giudizio, sia oggi – adesso – ora – il dono d’Amore più grande, più concreto, più urgente, più utile che noi possiamo fare al nostro partner, ai nostri figli, ai nostri amici, a chiunque.
Chiediamoci se alle persone a cui vogliamo bene regaliamo ogni tanto dei momenti di ascolto così e, se non lo facciamo, attiviamoci immediatamente.
L’ascolto è oggi la sfida d’amore più importante in assoluto, ed è anche quella che dobbiamo cercare assolutamente di vincere, perché senza “Ascolto” qualunque relazione non solo non cresce, ma si estingue.
Io amo ascoltare, ed è anche per questa ragione che ho scelto di diventare Coach, perché in qualsivoglia cammino di Coaching, a prescindere dal problema che ne ha fatto scaturire la richiesta, e indipendentemente dall’obiettivo che il cliente desidera raggiungere, questo tipo di ascolto è la prima grande competenza che un buon Coach deve saper mettere in campo. Da essa dipende in gran parte la buona riuscita del cammino, perché solo quando la persona (il Coachee) si sente capita e non giudicata, può a quel punto percepirsi nelle giuste condizioni per dare il meglio di sé ed esprimere il massimo del suo potenziale. E questo vale anche nelle nostre relazioni interpersonali: solo quando una persona si sente capita e non giudicata, si sente davvero amata e quindi è pronta a dare il meglio di se: a se stessa, a noi e agli altri.