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MASSELLO E ROURE:"Due nuovi calendari firmati Claudio Bonifazio"

MASSELLO E ROURE:"Due nuovi calendari firmati Claudio Bonifazio"

In seguito al progetto fotografico intrapreso con la produzione del libro “Volti e Risvolti – Percorsi fotografici in Val Chisone”, pubblicato dall’editore MarcoValerio, con l’intento di proseguire nella valorizzazione di questi luoghi sono nati due calendari paesaggistici per l’anno che verrà.

Roure ed il Vallone di Massello: due località dalle particolari caratteristiche e dagli importanti e bellissimi scorci di natura e di vita, che nulla hanno da invidiare a nessun’altra zona montana.

Vallone di Massello

Un vallone con un’estensione molto limitata e stretta, dislocata nella laterale Val Germanasca. A monte della sua frazione Balziglia, a 1.370 m, ultima in testa alla piccola valle, è situata la maestosa cascata del Pis, di notevole bellezza paesaggistica, un vero e proprio simbolo locale. Un incantevole precipitare d’acqua, sul sentiero che conduce al colle dell’Albergian a circa 2.000 m, situato al centro del vallone e ben visibile dopo neanche un’ora di cammino.

La frazione di Balziglia è stata teatro di un’eroica resistenza valdese negli anni 1689 – 1690, assediata dall’esercito francese che tentò vanamente di massacrarli dopo il loro rientro nelle valli a seguito del glorioso rimpatrio. Un importante straccio di storia immortalato all’interno del Museo Storico di Balziglia.

Roure

Dopo Perosa, nella gola sovrastata dal Bec Dauphine, nasce il Comune di Roure. Passavo le mie vacanze, o la mia “Feria d’Agosto” come citava Cesare Pavese, in questi luoghi: Roure, Mentoulles, Fenestrelle, Usseaux….

E proprio queste montagne e terre fin da piccolo mi sono rimaste sempre nel cuore. Da diversi anni ormai elaboro calendari dedicati a loro, piccoli paradisi terresti che nulla hanno da invidiare, con l’unico obiettivo di dare e condividere con chi ancora non ne conosce la giusta importanza, la giusta bellezza, la memoria storica e la semplice semplicità. In particolare nel mio ultimo calendario la concentrazione è caduta sul territorio di Roure ed i suoi magici borghi sparsi, ricchi si storia, a volte tragica , un territorio vasto, che dalla cresta di confine della Valsusa si distende fino a Nord e Sud della Val Germanasca: Castel del Bosco, Roreto, Balma, Villaretto, oltre a tante altre piccole borgate ed il fiore all’occhiello di Bourcet. Percorrendo il vallone partendo da Roreto, nei pressi di una gola, si attraversa una porta che conduce in un luogo incantevole, sospeso nel tempo di ieri e di oggi, tra antichi mulini, valli, rifugi, antiche miniere, rocce da scalare, fortezze, alpeggi, iori, animali, pastorizia e tradizioni che si tramandano…. il giusto mix di quel che ci si può aspettare da un bel borgo alpino.

Due luoghi sicuramente lontani dai grandi percorsi e siti turistici, e che non hanno nelle proprie peculiarità quel turismo mordi e fuggi da parco giochi d’alta quota. Forgiati però da un passato imponente che cresciuto tra le antiche case, mulattiere e terrazzamenti strappati alla montagna con le mani nude dei propri abitanti, per il solo ed indispensabile stretto bisogno di una vita dignitosa.

Luoghi che hanno un nome che li identifica, grazie al quale dobbiamo cercare di conservarne la memoria.

Andrea Laruffa