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Pinerolese Wild: “Il Cormorano”

Pinerolese Wild: “Il Cormorano”

Foto scattate in località: fiume Chisola e parco del Meisino lungo la confluenza del fiume Po e la Stura.

Descrizione

Il Cormorano (Phalacrocorax Carbo) è un uccello di grandi dimensioni con corpo nero ed un becco ad uncino. Vi è comunque un’ampia variazione in termini di dimensioni nella vasta gamma di specie. Sono stati riportati cormorani dal peso di 1,5 Kg fino a 5,3 Kg, con una media che si aggira fra i 2,6 a 3,7 Kg.  La lunghezza può variare da 70 a 102 cm mentre l’apertura alare da 120 a 160 cm. Ha un lungo collo ad S molto elastico, che permette il passaggio di grandi pesci fino all’esofago. L’esemplare adulto si distingue dal giovane grazie ad un piumaggio di color marroncino. Le piume sono permeabili, per questo motivo quest’uccello passa molto del suo tempo al sole ad asciugarsi.  Ben adattato sia all’acqua dolce che salata, il Cormorano gode di una buona vista: fino a nove metri. Le piume sono permeabili e perciò quest’uccello passa molto tempo al sole per asciugarsi le penne. Le zampe, con grandi membrane, servono a dare un’importante spinta sott’acqua. In fase di immersione può raggiungere tranquillamente una profondità di 6 metri . Vola molto bene grazie alle ampie ali ed alla sua forma affusolata, al contrario il decollo dall’acqua risulta esser complicato più complicato del previsto a causa della posizione eretta delle zampe e del peso dell’acqua che impregna le piume.

Distribuzione e habitat

Il Cormorano può essere osservato in quasi tutti i continenti. In Italia esistono nidificazioni sparse, ma sempre in ambienti con vicinanza d’acqua, sia interni come laghi e fiumi, sia sulla costa. La maggiore nidificazione italiana si trova nella Valle Santa (Parco Regionale del Delta del Po) nei pressi di Argenta. La maggior parte di questi esemplari emigra all’inizio della primavera, per la riproduzione, nell’emisfero sud. Il Cormorano si riproduce principalmente vicino alle zone costiere, dove nidifica direttamente sulle pareti rocciose o alberi, non escludendo anche zone più interne. Depone dalle tre alle quattro uova, in un nido composto da alghe o ramoscelli.

Alimentazione

Tutte le specie di Cormorano sono carnivore e si nutrono principalmente di pesce, sia d’acqua dolce che d’acqua salata.  Anche se capace di immergersi a notevole profondità, solitamente si alimenta in acque più basse, cercando di portando la preda in superficie. Le varietà di pesci di cui si ciba è molto ampia, è una delle poche specie di uccelli in grado di muovere gli occhi; aiutandoli maggiormente nella caccia. 

Verso

Varie e curiosità

Spesso per giustificare inutili mattanze si utilizzano leggende metropolitane, sostenendo che il Cormorano possa mangiare fino a 50 kg di pesce al giorno.  Molti pescatori vedono in esso un concorrente per la propria attività, per questo motivo nel passato è stato cacciato fin quasi all’estinzione. Grazie a sforzi di conservazione il suo numero è però aumentato, al momento esistono circa 450.000 uccelli nidificanti in Europa Occidentale. L’aumento della popolazione ha posto ancora una volta il Cormorano in conflitto con la pesca. A volte i pescatori cinesi stringono un laccio attorno agli uccelli, stretto abbastanza da impedire loro il deglutire, ed usandoli a loro insaputa per pescare. Al contrario nel nord della Norvegia questa specie è tradizionalmente considerata come un essere semi – sacro, un simbolo di buona sorte. Una vecchia leggenda, riportata da Ubaldo Salsi Lay, afferma che le persone morte in alto mare, senza avere la possibilità di recuperare i loro corpi, trascorrano l’eternità sull’isola Utrost, luogo che può solo occasionalmente essere avvistato dai mortali. Gli abitanti di Utrost possono visitare le proprie case solamente sotto forma di Cormorani. La specie Guanay, inoltre, acquisisce una certa importanza nelle attività agricole, per il fatto di essere le principali fonti di guano, usato come concime.

Una rubrica che grazie alle sue immagini e nozioni porterà i lettore alla scoperta della flora e della fauna del nostro territorio. Un viaggio che vi farà immergere nella natura della pianura, collina e montagna tra fiumi, sorgenti, piante, fiori ed animali che caratterizzano da secoli le nostre terre.

A cura di Claudio Bonifazio

Andrea Laruffa